Il castello di Gioiosaguardia
È ubicato in cima ad una altura di origine vulcanica di circa 418 metri sul livello del mare e a 296 rispetto al paese di Villamassargia.
I primi ruderi che si incontrano sono quelli che costituivano gli ambienti del "corpo di guardia"; lo si deduce dal fatto che solo da quella parte le difficoltà di accesso sono minori.
Alla sua base, osservata da Sud - Ovest, sotto il piano di campagna, si può vedere e rilevare la prima cisterna di raccolta dell'acqua piovana.
Le pareti, intonacate e la volta a botte, mostrano la struttura di mattoni rossi. La torre, costruita sopra un roccione, ha il muro sul lato Est completamente smantellato. Nella nella parte interna sono evidenti i segni di due piani in elevazione ed un terreno; al secondo piano è visibile una nicchia con arco gotico, probabile ripostiglo, a uso domestico.
Superata la torre si giunge nella zona più distrutta della fortificazione, in cui il tracciato degli ambienti doveva costituire il pianoterra del castello. All'estremo perimetro di Nord-Est, l'imboccatura di una cavità sotterranea rivela la presenza di un vasto ambiente diviso nel senso trasversale da un muro di circa sessanta centimetri di spessore. Le sue pareti e la volta a botte, sono costruite in blocchi squadrati come quelli agli spigoli della torre, ed appartenenti ad un tipo di lavorazione totalmente diversa dal resto del complesso.
La presenza di tubi di ceramica rossa verniciata, indica la precisa funzione dei due ambienti: cisterne per la conservazione e raccolta dell'acqua.
Dalla storia del giudicato cagliaritano (a partire dalla discendenza femminile del giudice Costantino) si è potuto stabilire l'anno di costruzione del castello che ricade nel periodo che va dal 1130- 1162. Altri ritengono che il castello di Gioiosaguardia, al confine con la Curatoria del Cixerri, potrebbe essere stato costruito nel periodo in cui "regnava" Guglielmo di Massa (1190-1214).
Villa di Chiesa accentrava il minerale di piombo e d'argento estratto dalle miniere attorno, e cominciava ad assumere la fisionomia di città con cinte murarie e torri. Per iniziativa del conte Ugolino della Gherardesca, Signore della sesta "Parte" del cagliaritano al suo interno si iniziò a costruiere la chiesa di Santa Chiara.

Nei quarant'anni compresi fra il 1391 ed il 1492 il castello di Gioiosaguardia, per fatti oggi sconosciuti, è stato abbandonato. Nel corso dei secoli successivi è divenuto meta di "ricercatori di tesori" e spogliato di tutto ciò che era asportabile ed utilizzabile altrove.

(Fonte: archilink.it)

 
Vista del Castello della Gioiosa Guardia
 
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